martedì 17 luglio 2012

Spazio siderale

Ieri sera c'era un magnifico cielo stellato. L'ho visto dal mio giardino che mi concede uno spicchio di cielo generoso, ma non assoluto. Lontanissimi astri in un cielo blu notte (per forza, erano le 23...): non ho potuto fare a meno di pensare come sarebbe bello riuscire a vedere il cielo distesa per terra con un visuale aperta sopra di me di 180 gradi. E nella notte fonda, senza alcuna luce intorno a turbare la magnificenza dello spazio infinito. Come dicono in molti, forse l'unico luogo dove ciò si possa fare è il deserto. Chi ha visto il cielo da lì sostiene che sia una sensazione unica, di appartenenza al tutto.  Chi ha visto il cielo da lì sostiene di riuscire a dare una risposta a due delle tre domande fondamentali della vita: "da dove veniamo" (ab sidera) e "dove andiamo" (ad astra)! Il problema è a questo punto solo capire "chi siamo"...
Per ora mi devo accontentare del mio spicchio di cielo. Il cielo di Provenza invece di giorno sembra più vicino, è più intenso il suo azzurro e più tersa e nitida la sua trasparenza. Lo sguardo riesce ad andare più lontano, lo sguardo nella luce della primavera, in particolare, diventa più penetrante.
Deserto e Provenza: il primo, personalmente non l'ho mai visto. Mio marito c'è stato e mi ha raccontato che la magia del luogo è data proprio dal fatto che lì, davvero, tempo e spazio sembrano non avere più le coordinate note. 
Spazi immensi, discese ardite e risalite (e non è una canzone di Mogol!)... infinito davanti, dietro e, di notte specialmente, sopra di sè. Per chilometri, niente e nessuno. Anche il rumore è raro; al limite quello del vento. 
La Provenza è invece dolce e docile con i suoi profumi e i suoi colori. Ma sono entrambi luoghi affascinanti e pieni di spazio. 
Luoghi dove il cielo, lo spazio siderale che ci avvolge,  ha davvero una parola in più da dire all'anima!

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