venerdì 22 giugno 2012

Spazio in ascensore

Quanto sono stretti gli ascensori! Ci avete mai fatto caso: se siete in due (estranei) a salire, il primo che entra si posiziona quasi sempre nell'angolo in fondo a sinistra e l'altro, se lo spazio non è troppo angusto, nell'angolo in fondo a destra. Il terzo eventuale "passeggero", si metterà inesorabilmente di fronte al primo e così via. Permettiamo di entrare in ascensore fino al numero massimo di persone per portata e capienza del mezzo e concediamo di valicare il nostro spazio vitale a perfetti estranei a patto che non si scambi una parola di conversazione e che non ci si guardi negli occhi: ciò ci farebbe diventare improvvisamente troppo intimi e "scoperti". Paradossalmente i posti dove concediamo la maggior vicinanza (come accade sull'autobus o sul treno affollato)  sono quelli della massima indifferenza reciproca. E non accade solo in luoghi pubblici, ma anche nelle case e nei condomini, dove teoricamente le persone che si incontrano dovrebbereo essere un po' più familiari. Eppure, anche lì, stentiamoa scambiare due parole come se il luogo rischiasse di diventare davvero un luogo troppo intimo ed isolato dal resto del mondo. Ho vissuto per alcuni anni in una casa d'epoca a Milano di non molti appartamenti con un ascensore di quelli ricavati nella tromba delle scale. Spazio esiguo e ridotto. Negli anni, abitando al quinto piano, l'ho frequentato molto. Non altrettanto i vicini di casa! E poi un giorno l'ascensore si è guastato: è accaduto al rientro delle vacanze natalizie, proprio nel giorno del mio rientro a casa con tanto di valigie e regali natalizi al seguito. Alla vista del cartello "Ascensore guasto", non nego di aver lanciato qualche imprecazione tra me e me. Però, però... nei tre viaggi che ho dovuto affrontare su e giù per le dieci faticose rampe di scale, finalmente ho incontrato delle "persone". Alcune conosciute, altre mai viste prima... persone che mi hanno salutato (!) e si sono persino offerte di aiutarmi (!!) In altre circonstanze, come in ascensore, ci saremmo ignorati pacificamente. L'ascensore, con le sue ferre regole di prossemica, impedisce il fluire della comunicazone: allargando gli spazi, miglioramo la comunicazione! L'ascensore guasto si è trasformato in occasione di socializzazione e di aggregazione: tutti improvvisamente solidali contro il nemico comune. Ricordo che allora pensai persino di proporre all'amministratore la giornata mensile del "fermo scensore" al fine di migliorare la socializzazione e la reciproca conoscenza dei vicini di casa! La cosa ovviamente rimase nei miei pensieri e le cose tornarono presto alla normalità, ma da quel giorno decisi di fare le scale a piedi almeno una volta alla settimana, a tutto vantaggio, oltretutto, della mia salute!

1 commento:

  1. Visto che si parla di Spazi mi permetto di linkarti questo:
    http://nuovamobilita.wordpress.com/2012/06/21/spazio-pubblico-spazio-privato-spazio-sociale-2/

    Ove noterai che il tuo ragionamento può essere applicato anche in spazi più ampi :-)

    Detto questo non posso mancare di mandarti un in bocca al lupo per il tuo blog !

    In fondo siamo vicini di casa se ricordi :-)

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